Coro

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La musica in ambito liturgico viene utilizzata per far convergere i vari elementi celebrativi e deve essere posta in totale collaborazione con l’unica realtà liturgica.

Il momento musicale durante la celebrazione non può essere considerato solo come un evento musicale, ma sarà proprio la struttura liturgica stessa a suggerire il tipo di brano e la giusta esecuzione.

Quindi la finalità non è quella di una mera esibizione concertistica ma quella di crescita spirituale ed espressione reale della fede della Chiesa; quindi l’impostazione è dettata dalle strutture stesse della liturgia.

Di seguito riportiamo una sintesi degli elementi fondamentali di cui bisogna tener conto per impostare il discorso musicale liturgico:

• Uso del testo sacro appositamente composto con i criteri teologico-liturgici approvati dalla Chiesa.

• Il rispetto dei diversi soggetti che celebrano e partecipano all’azione liturgica: il presidente dell’assemblea, il salmista, il coro, l’assemblea, gli eventuali strumenti che accompagnano il loro canto.

• Uso delle forme musicali liturgiche già consolidate dall’esperienza celebrativa e che potremo vedere riassunte nelle forme musicali presenti nei libri musicali liturgici della Chiesa. Le forme sono quelle dei salmi, delle antifone, degli inni, dei responsori, delle sequenze, delle litanie, etc. Queste sono forme che rispettano i diversi partecipanti all’azione liturgica.

• La giusta collocazione dei momenti musicali all’interno della celebrazione. La durata della musica è subordinata all’uso liturgico.

• Lo stile musicale deve riflettere l’oggettività della celebrazione.

• Una qualità propriamente musicale che sappia esprimere autenticamente i valori religiosi e spirituali del testo cantato e capace di muovere il cuore di canta e ascolta.

• La possibilità di canti che favoriscano la partecipazione attiva nel canto dell’assemblea.

Il coro in tutto questo ha un ruolo fondamentale in quanto elemento di mediazione tra il mistero celebrato e l’assemblea. Il coro ha il ruolo di innalzare l’assemblea verso il mistero e di tradurre il mistero per l’assemblea liturgica. Il suo canto deve coinvolgere il più possibile, prevedendo interventi propri dell’assemblea, ma anche indirettamente, scegliendo brani di autentica religiosità e di profonda spiritualità.

Nella Liturgia il coro svolge il doppio ruolo di “servizio liturgico” e di animazione culturale. Il “servizio liturgico” esige un comportamento esterno ed interno molto particolare in quanto il coro è a servizio della Chiesa, di quella concreta assemblea liturgica che sta esprimendo la sua fede e depone le proprie esigenze particolari a favore delle esigenze della Chiesa. In questo servizio il coro svolge anche un servizio culturale donando alla comunità cristiana la propria capacità musicale e offrendo brani preziosi della tradizione spirituale della Chiesa.

Nell’animazione culturale, che può precedere e seguire i momenti di partecipazione alla Liturgia, il coro ha il compito di educare e di far riflettere sui valori artistici e culturali della tradizione musicale cristiana con una libertà maggiore in quanto, fuori dalla azione liturgica, non è vincolato dai limiti imposti dall’uso celebrativo della musica.

La Chiesa ha bisogno dei musicisti e degli artisti per esprimere la propria fede e per tradurre, nei tempi e nelle epoche culturali diverse, i propri valori spirituali alle nuove generazioni.